“Un giorno conoscerò ogni cosa e saprò dominare tutte le arti che aprono all’uomo le vie dell’universo”: è la promessa che il giovane Leonardo da Vinci fece a sé stesso e che rinnovò giorno dopo giorno della sua esistenza tanto da diventare un uomo di ingegno universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell’umanità.

Nel quinto centenario della sua scomparsa, il Circolo Unione di Manfredonia, nell’ambito delle sue feconde attività culturali, lo ha ricordato dedicandoli una serata nella quale sono stati ripercorsi “I passi della scienza e la via della bellezza”.
A scorrere le indelebili e stupefacenti orme lasciate dall’eclettico scienziato, i soci del Circolo Maria Pia Giuliano e Claudio Totaro che hanno esposto al folto pubblico presente, con il supporto delle immagini che raccontano le intuizioni straordinarie di Leonardo corredate da musiche d’epoca, una efficace sintesi della complessa e intensa attività di Leonardo, evidenziando gli aspetti salienti della vita di un uomo dalla difficile infanzia di figlio illegittimo, i rudimenti educativi a cura del nonno e dello zio Francesco, i primi passi nella bottega di Andrea del Verrocchio a Firenze dove manifestò il genio che diverrà permeando di sé la filosofia, l’architettura, la pittura, la scultura, la scenografia, l’anatomia la musica, l’ingegneria e la progettazione.
“Leonardo stabilì – ha rimarcato Maria Pia Giuliano – la forte e ispirata relazione tra scienza e arte nel Rinascimento che portò una rivoluzione nella storia dell’arte, introducendo nuove tecniche di pittura che si riscontrano nei suoi dipinti”.

La presentazione critica della galleria dei dipinti di Leonardo, “non molti – ha annotato Claudio Totaro – ma tutti di grande valore artistico e storico, dalla Madonna Dreyfus (1469), alla Dama con ermellino (1485), dalla emotiva Ultima cena (1494) alla celeberrima La Gioconda (1503-1506)”, nonché di parte dei disegni e dei progetti che si rifanno all’osservazione dei fenomeni della natura, hanno scandito i soggiorni di Leonardo a Firenze, Milano, Mantova, Venezia, Parigi dove si spense a 67 anni, la tomba posta nella cappella di Saint-Hubert presso il castello di Amboise.
Nel complimentarsi con gli autori dell’omaggio a Leonardo da Vinci, il presidente del Circolo Unione, Pio Longo, ha evidenziato, ricordando alcune delle iniziative realizzate, il ruolo del Circolo Unione nella promozione e diffusione della cultura nelle sue variegate espressioni.
Michele Apollonio